B100 Great Ocean Road

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novembre 2015
tre giorni
meno cara rispetto alle citta'
foreste da un lato, oceano dall'altro!
macchina fotografica sempre pronta!

Attraversando il confine tra South Australia e Victoria

Dopo la splendida avventura a Kangaroo Island, siamo tornati sulla Main Land con la nostra fedele Corolla pronti ad avventurarci sulla Great Ocean Road.
Molte persone decidono di esplorare la B100 partendo da Melbourne, arrivando a Port Campbell (che segna l'inizio/fine della GOR) e tornando indietro. Un mio pazzo amico l'ha fatta in una sola giornata: sono quasi 600 km andata e ritorno!!
Noi invece abbiamo scelto di godercela con tutta la calma necessaria, forse anche un po' troppa: l'abbiamo percorsa in 3 giorni pernottando a Port Fairy e Apollo Bay.

Partendo da Cape Jervis, la prima giornata e' trascorsa interamente in viaggio: la strada per arrivare a Port Fairy e' la piu' lunga che abbia mai percorso fino ad oggi! Sono stati 666 km percorsi in 9 ore (comprese varie soste), in cui quello che vedevamo davanti, ai lati e dietro di noi era: una strada dritta, radure, parchi nazionali immensi, cartelli stradali di pericolo animali, file di alberi perfettamente ordinate a destra e sinistra. Ogni tanto una macchina, spesso dei Tir giganteschi.

Le soste erano a caso, io e Massimo ci davamo il cambio alla guida ogni paio d'ore: la strada dritta e' pericolosissima perche' fa venire sonno, soprattutto se percorsa con un'auto con il cambio automatico!
Ogni tanto trovavamo un paesino e ne approfittavamo per sgranchirci un po' le gambe e fare il pieno di benzina, raramente abbiamo trovato dei bar o punti di ristoro. Per fortuna ci eravamo premuniti facendo la spesa a Victor Harbor, quindi avevamo acqua e cibo.
Una delle soste e' stata a Keith, un minuscolo centro abitato nel bel mezzo del nulla ma che almeno e' fornito del minimo indispensabile per continuare il viaggio. Ehm...evitate il caffe', evitatelo come la peste!
Ad un certo punto il sole ha cominciato a tramontare e noi eravamo in piena foresta, attraversando il confine tra South Australia e Victoria.
La Princes Highway non finiva mai, il buio calava inesorabilmente e dopo pochissimo tempo le uniche luci rimaste erano i fari della nostra auto! Abbiamo dovuto rallentare molto anche perche' e' proprio di sera che l'attivita' degli animali selvatici si fa piu' intensa.
Abbiamo passato una buona oretta da brividi: solo noi due, l'auto e la foresta buia!
Quella sera abbiamo capito che la prima regola del guidare fuori le citta' australiane e': viaggiare solo alla luce del sole!
Magari date anche un'occhiata ai miei consigli sulla guida in Australia.

Port Fairy

Insomma, alla fine di quella intera giornata passata alla guida arriviamo verso le ore 21 a Port Fairy.
A quell'ora era tutto chiuso, e quando dico tutto intendo TUTTO! Abbiamo trovato il Ramellas Cafe' Restaurant, l'unico ristorante che aveva casualmente ritardato la chiusura per "colpa" di una tavolata che non voleva andar via: mi sono buttata a pieta', ho chiesto al cameriere qualunque cosa commestibile fosse rimasta! Lo staff si e' mostrato gentilissimo e abbiamo mangiato un discreto fish and chips.

Dopo una lunga dormita rigenerante ed una golosissima colazione al Rebecca's Cafe' (non metto il link perche' il locale non ha un sito proprio, ma lo consiglio soprattutto per la spremuta di arance fresche e la torta al limone!) siamo andati alla scoperta di questo graziosissimo paesino.

Port Fairy mi ricorda molto la Sardegna, giusto un po' piu rustica: bellissime ville affacciate sull'acqua, barchette attraccate davanti ad ogni casa, gente abbronzata che cammina al sole mangiando un gelato, mare piu' limpido di una piscina contornato dal verde dei parchi.
Port Fairy la visiti in un paio d'ore cosi', passeggiando a bocca aperta sul Fisherman's Wharf e sognando di vivere in una di quelle ville.

Griffiths Island

In 5 minuti di cammino dal porto si arriva a Griffiths Island, un'isoletta lunga 1.5 km talmente selvaggia e limpida che hai quasi paura di calpestarla!
E invece ci sono due bei sentieri che ti portano nel bel mezzo dell'isoletta, fino al Faro e tra i resti dei cottages dei suoi guardiani; la fauna di questa isola e' composta principalmente da uccelli, ma con un po' di fortuna si puo' avvistare anche qualche wallaby.
Un vero peccato che la temperatura non era ideale, mi sarei fatta volentieri un bagno in quell'acqua trasparente!

Port Campbell

Ad un'ora e mezza di auto da Port Fairy troviamo Port Campbell.
Ci fermiamo a mangiare un sandwich e scattare qualche foto alla baia, per il resto non c'e' granche' da vedere: Port Campbell e' famosa per essere il punto di inizio/fine della Great Ocean Road.

I 12 apostoli

Continuando sulla GOR, a pochi minuti da Port Campbell si cominciano a vedere diversi sentieri che portano verso il "dirupo".

I 12 Apostoli sono formazioni calcaree formate dall'erosione della scogliera. Ancora oggi gli agenti atmosferici continuano la loro azione di erosione, "mangiucchiando" 2 cm di roccia l'anno. Nel 2005 uno degli apostoli e' crollato, lasciandone in piedi solo 8!

Si ferma l'auto al parcheggio e si continua la passeggiata lungo la stradina che porta fino allo strapiombo: qui un vento profumato d'oceano ti accoglie, le onde si scagliano violente lungo la costa, Madre Natura si manifesta in tutta la sua maestosa immensita' e ti fa sentire di nuovo piccolo piccolo, fragile, impotente.
Ringrazio il Destino che mi ha messo al mondo e mi ha permesso di arrivare fin qui per assistere a questa meraviglia!

Apollo Bay

In serata arriviamo ad Apollo Bay e pernottiamo a Casa Favilla. Il proprietario di questa villa e' molto ospitale e si mette a disposizione per qualunque cosa, poi la villa e' davvero molto bella, compresa la camera rossa che abbiamo scelto!
Apollo Bay e' piccolissima, la si percorre a piedi senza problemi: l'abbiamo scelta come base per visitare tutta la zona circostante.
Anche qui la sera chiude tutto verso le 21, le luci si spengono lasciando la scena alle stelle. Abbiamo cenato per due sere di seguito al ristorante dell' Apollo Bay Hotel: fanno un roast beef che e' la fine del mondo!

Lorne

A circa un'oretta da Apollo Bay troviamo Lorne, un altro minuscolo centro abitato ma molto piu' vivace e giovane rispetto al primo.
Baretti, ristorantini, negozi di souvenir e di articoli da surf la fanno da padrone.
Percorrendo William Street, perpendicolare alla GOR, ci si addentra nella foresta del Great Otway National Park fino ad arrivare alle Erskine Falls, una delle cascate piu' famose della zona.
Come sempre si lascia la macchina al parcheggio e si scendono delle scalette: il primo punto di osservazione e' a giusto 5 minuti di distanza, qui si vede la cascata dall'alto. Continuando a scendere giu' si arriva alla base della cascata: siamo circondati da felci, alberi altissimi, canali...la cascata e' alta 30 metri!

(Nota: tornando indietro, invece di trascorrere due notti ad Apollo Bay ne farei una a Lorne)

Bells Beach

Quello che non ho ancora detto e' che la Great Ocean Road e' una meta molto gettonata dai surfisti australiani!
Si vedono spesso lungo la strada furgoncini o macchine noleggiate in citta' (si riconoscono dai graffiti super colorati), cariche di surf e dirette verso le spiagge ventose.
Una delle piu' famose e' Bells Beach, dove ogni anno a Pasqua si tiene il Rip Curl Pro, la gara mondiale di surf.
Lo sapete che la canzone "Hells Bells" degli AC/DC viene suonata ogni mattina prima della prima gara?

Torquay

L'ultima tappa (o la prima, dipende dai punti di vista) di questa stupenda strada e' Torquay: la vicinanza a Bells Beach e la fortuna di essere luogo di nascita di due iconici marchi da surf, Quiksilver e Rip Curl, la rendono la capitale indiscussa del surf australiano.
Qui ovviamente troviamo il Surf World Museum, che ci fa esplorare l'evoluzione del surf degli ultimi 100 anni attraverso collezioni di vecchie e nuove foto dei campioni mondiali, un piccolo teatro che proietta alcuni film classici, trofei e diverse tavole, pezzi rari o anche unici.

La Great Ocean Road era terminata, i 243 km piu' belli di sempre!!
La prossima tappa sarebbe stata Melbourne...mi chiedevo "come sara' entrare in una grande citta' dopo circa una settimana vissuta in mezzo alla natura impetuosa?"

firma di Flavia Iarlori

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