Ciao! Sono Flavia, vivo a Londra e viaggio instancabilmente dal 2010. Travel blogger, mamma, moglie, dipendente full time: nulla di tutto ciò mi impedisce di partire ogni mese. Sono qui per ispirarti ed aiutarti ad organizzare il tuo viaggio fai da te, sfruttando al meglio il tuo budget e il tuo tempo. Se sei una persona curiosa e intraprendente che ama esplorare nuove destinazioni in modo indipendente, questo è il posto che fa per te.
Post pubblicato: Luglio 2021
Molti viaggiatori al giorno d'oggi si trovano davanti ad un bivio: cedere a quell'incessante bisogno di libertà, mollando tutto - anche casa - e cercare il proprio posto nel mondo, o mantenere le radici e con esse anche i diritti di cittadino riconosciuti da uno Stato?
La buona notizia è che si possono ottenere entrambe le cose, dichiarando la residenza senza fissa dimora.
Ma di cosa si tratta?
Oggi sul mio blog ospito un viaggiatore che ha appena completato l'iter burocratico ed è ufficialmente residente in Italia senza una dimora fissa. Sto parlando di Gianluca Iarlori, mio fratello!
© Gianluca Iarlori, India 2019
Gianluca è un viaggiatore, fotografo e videomaker freelance. Ma anche coordinatore di festival, social media manager, appassionato di subculture e arti circensi, musica, cinema ed eventi. Insomma un amante dell'arte, della cultura e dello spettacolo nel senso più ampio del termine.
Lo spirito nomade di Gianluca è nato durante un tour in camper dell'Australia nel 2017/2018 e si è solidificato l'anno dopo, quando ha viaggiato dal Portogallo all'India via terra per documentare le subculture dei vari Paesi da lui visitati. Sono state queste due esperienze a far maturare in lui la consapevolezza che il concetto di "casa" non deve essere necessariamente ancorato ad un singolo luogo, ma che ci si può sentire a casa in ogni posto del mondo.
Gianluca raccontaci un po' di te: di cosa ti stai occupando in questi ultimi mesi, dove vivi attualmente e come mai hai scelto di rinunciare ad una dimora fissa?
Ad Aprile 2021 ho lasciato definitivamente la casa in cui abitavo da 9 anni a Bologna. Dopo ogni viaggio ritornavo sempre lì ma ad un certo punto sentivo che quella città iniziava a starmi stretta, dopo tutto quel girovagare non avevo più stimoli per restare ancora. Così ho iniziato a vivere in camper. È il mezzo migliore se non hai più voglia di stare in un posto ma non sai dove andare. Negli ultimi anni ho imparato che la cosa più bella del viaggio sta nel tragitto stesso, non nella meta finale. Per mantenersi economicamente però c'è ovviamente bisogno di lavorare. Ho fatto tanti lavori stagionali negli ultimi anni. Lavoro qualche mese per poi passare il resto dell'anno in viaggio. In questo momento sono fermo per la stagione lavorativa. Mi occupo della creazione di contenuti multimediali per un'azienda che produce canapa legale. E quando la stagione finirà andrò sicuramente a svernare in qualche posto caldo. Ancora non so dove, seguirò il flow come ho sempre fatto. Se volete scoprirlo stalkeratemi sulle mie pagine social:
IG: gian__wolf
FB: wolfingar0und
©Gianluca Iarlori, Holi Festival in India - 2019
Parlaci della residenza senza fissa dimora, di cosa si tratta e cosa accade quando non si vive in un'abitazione stanziale?
Per poter viaggiare e contemporaneamente essere riconosciuti dallo Stato, senza perdere tutta una serie di diritti (voto, sanità pubblica, lavoro, istruzione, uguaglianza, previdenza sociale etc), bisogna avere una residenza.
Chi non ha un'abitazione fissa, come ad esempio i nomadi digitali, chi si sposta spesso per lavoro, chi vive in camper o un senzatetto, potrebbe dichiarare la propria residenza presso parenti, amici, Caritas o assistenti sociali. Ma se non si vuole pesare sullo stato di famiglia, o se in generale si desidera essere liberi da qualsiasi vincolo esterno, si può ottenere la residenza in una via fittizia. Ogni città deve averne una. Il domicilio postale può essere riconducibile ad una PEC, ossia una email di posta certificata, l'unica dal valore legale. La PEC sarà la vostra cassetta della posta in cui riceverete le comunicazioni importanti, con l'unica differenza che è virtuale.
La residenza "fittizia" è una residenza a tutti gli effetti, che permette di avere tutti i diritti e i documenti che avreste con la residenza in un appartamento. Stessa cosa anche per quanto riguarda la sanità: il medico di base assegnato è quello del comune di residenza, che sia fittizia o meno non importa. Accessi a ospedale, pronto soccorso e guardia medica rimangono invariati.
©Gianluca Iarlori, Australia 2017
Hai avuto difficoltà ad ottenere la residenza senza fissa dimora?
Nonostante la residenza sia un diritto fondamentale e nessun Comune possa negarla, ottenere la residenza senza fissa dimora non è semplicissimo: c'è ancora tanta ignoranza su questo argomento, molti non concepiscono come questo possa essere uno stile di vita e non una conseguenza di povertà o una vita allo sbaraglio.
Dopo il rigetto della domanda a Bologna, in cui ho avuto la residenza negli ultimi 12 anni, e a Lanciano, mio comune di nascita, sono finalmente riuscito ad ottenerla a Reggio Emilia, dove mi trovo in questo momento e trascorrerò la stagione lavorativa.
Esiste una legge che dà diritto alla residenza senza fissa dimora?
Si, la legge ha ormai qualche anno ma recentemente è stato aggiunto un articolo che regola il domicilio digitale:
Dichiarazione di residenza senza fissa dimora, ai sensi del terzo comma dell’art. 2 della L. n. 1228/1954 e dell’art. 13 del Regolamento approvato con D.P.R. n. 223/1989, con domicilio digitale ai sensi dell’art. 3.bis, c. 1-bis, del D.Lgs. n. 82/2005 e con richiesta di attribuzione dell’indirizzo ai sensi della parte terza, sezione A, della circolare ISTAT n. 29/1992.
© Gianluca Iarlori, lago ghiacciato in Russia - 2018
Quali sono i requisiti e i documenti necessari per ottenere la residenza senza fissa dimora?
Per ottenere questo tipo di residenza bisogna avere uno dei seguenti requisiti, in ordine di importanza:
- la sede dei propri affari lavorativi nello stesso comune in cui si fa richiesta (in questo caso è necessario dimostrare che si lavori in quel territorio, fornendo un contratto o la partita IVA);
- avere in quel luogo degli affetti stabili;
- essere nato in quel comune.
Mentre i documenti da preparare sono i seguenti (basta la loro scansione):
- Carta d'Identità;
- Codice Fiscale;
- Patente e libretti di circolazione di tutte le vetture intestate;
- Contratto lavorativo, se presente;
- Un indirizzo di posta certificata PEC - il servizio è a pagamento ma dal costo irrisorio (massimo 15€ l'anno, a seconda dal sito che ospita il servizio);
- Moduli compilati in cui si dichiara la residenza e si spiega brevemente la propria situazione - ogni Comune può avere dei modelli specifici che provvederà ad inviarvi se necessario.
©Gianluca Iarlori, Piazza Rossa di Mosca 2018-
Qual è l'iter per ottenere la residenza senza fissa dimora?
Una volta raccolti tutti i documenti necessari, bisogna spedirli tramite email all'Ufficio Anagrafe del Comune dove si intende stabilire la residenza.
Siate chiari e concisi nella domanda, rimandando le informazioni dettagliate agli allegati della email stessa.
Un esempio di email potrebbe essere questo:
Titolo della mail:
Dichiarazione senza fissa dimora con domicilio digitale
Descrizione nella mail:
All'Ufficiale d'Anagrafe del Comune di ...
Spettabile Ufficio,
con la presente si trasmette Dichiarazione di residenza senza fissa dimora, ai sensi del terzo comma dell’art. 2 della L. n. 1228/1954 e dell’art. 13 del Regolamento approvato con D.P.R. n. 223/1989, con domicilio digitale ai sensi dell’art. 3.bis, c. 1-bis, del D.Lgs. n. 82/2005 e con richiesta di attribuzione dell’indirizzo ai sensi della parte terza, sezione A, della circolare ISTAT n. 29/1992.
Cordiali saluti,
Vostri dati…"
Dopo aver inviato i documenti bisogna aspettare la risposta dell'ufficio anagrafe. I tempi possono variare molto in base all'efficienza dei singoli uffici.
Il mio consiglio è comunque quello di telefonare, presentarsi e accertarsi che abbiano ricevuto l'email. Questo spesso può velocizzare la pratica.
Ricordate che, in caso di assenza di lavoro o affetti stabili che vi permettono di presentare la dichiarazione dove volete, il comune di nascita sarà obbligato a rilasciare la residenza. I funzionari pubblici che si oppongono commettono un vero e proprio abuso ed illecito penale!
Una volta che la pratica va a buon fine riceverete dal Comune l'attestato di residenza. Da qualche anno non serve più modificare i dati sulla carta d'identità e patente, quindi potete tenere quelle che avete fino alla scadenza.
È fatta, ora siete finalmente liberi!
©Gianluca Iarlori, cammello nel desrto indiano - 2019
Esistono dei siti web ufficiali dove documentarsi per ottenere la residenza senza fissa dimora?
Non esistono siti ufficiali, cercando online alcuni Comuni mettono a disposizione i moduli e ne parlano, altri non sanno nemmeno di cosa si tratta.
Questo è il link al mio Google Drive dove ci sono i modelli base dei documenti da presentare al Comune (grazie Franco Fassina per aver messo a disposizione questi documenti) ma, come dicevo prima, ogni Comune può avere dei modelli specifici e personalizzati che, in caso di necessità, provvederà ad inviarvi per essere debitamente compilati .
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Grazie Gianluca per essere stato ospite del mio blog! Vi lascio il link al suo sito gianlucaiarlori.com per esplorare foto e video dei suoi viaggi e progetti personali!