Montgomery

mappa con la destinazione
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  3. Montgomery

Qualche giorno fa ho saputo che quelle deliziose persone che ci hanno ospitato a Cincinnati, presto si trasferiranno dall'altra parte dell'America.
E subito la mia mente e' volata a quella casa enorme, pensare che rimarra' vuota mi fa venire il magone.

Probabilmente sara' un post di poco interesse per coloro che cercano informazioni sui viaggi, ma e' un post che mi viene dal cuore.

Montgomery non e' un posto turistico, probabilmente non lo conosce nessuno se non quelli che ci vivono.
D' inverno c'e' tanta tanta neve, d'estate si muore di caldo, esistono ancora la primavera e l'autunno.
Di mattina, prima che arrivi il caldo afoso, la brina ti rinfresca i piedi.
La sera a cena i cerbiatti fanno capolino e tu li puoi spiare dalle finestre di casa mentre cercano qualcosa di interessante nel tuo giardino.

Le ville hanno almeno due piani e come minimo una decina di vani.
Tutte hanno del verde intorno e i giardini non sono separati dalle staccionate, ognuno sa qual'e' il confine tra casa sua e casa del vicino.
La porta di casa si lascia aperta, anche quando si va via: non hanno mai rubato nulla!
Tutti si conoscono, c'e' ancora il mercato che vende prodotti freschi e genuini ed andare a fare la spesa e' piu' che altro una scusa per chiacchierare con tutti i lavoratori e passanti.

A Montgomery c'e' il tempo per fare tutto, la vita scorre lenta tra un barbeque ed un caffe'.
La domenica qualcuno apre il garage e mette in vendita gli oggetti inutilizzati, il famoso "yard sale".
Di sera si porta il cane a fare una passeggiata nel boschetto retrostante, respirando aria pulita e godendosi la natura rigogliosa.
Tutto mi sembrava buono e salutare, a partire dalla frutta del mercato e le torte del Whole Food Market.
A Montgomery le case sono talmente grandi che, quando sei un fortunato ospite di qualche residente, hai una intera ala della casa tutta per te.
E il letto e' talmente morbido, e il silenzio intorno talmente rilassante che il jet lag ti passa nel giro di una nottata.

L'anno scorso, durante l'ultimo giorno di vacanza, scrissi questo:
"Non mi mancherá ‪‎Cincinnati‬, nè ‪Washington‬, nè ‪NewYork‬.
Mi mancherà ‪Montgomery‬.
Le cicale, il caffè di zio Bruno, gli spazi grandi, la lentezza con cui avviene tutto,le pesche bianche e l'uva fragola, il prendere la giornata come viene, l'assenza di orari stabiliti, la possibilitá di lasciare casa aperta, i giardini senza recinto, il materasso in foam, il bosco, le chiacchiere infinite, i cerbiatti a ora di cena, il cibo organico di zia Michele, i quadri ovunque.
È sopratutto questo che mi piace quando viaggio: cambiare stile di vita per un pò, entrare nelle abitudini degli altri."

Probabilmente la nostalgia mi prende perche' oggi e' 3 settembre e sono in aeroporto. Anche il 3 settembre dello scorso anno ero in aeroporto, aspettando il volo per quel posto magico in cui tutto era rilassante, stimolante e romantico.
Ma l'aereo dello scorso anno mi ha portato anche a New York, al Central Park, nel Turtle Pond, dove il mio lui mi ha chiesto di sposarlo.
L'aereo di stanotte invece mi portera' a casa.
A SPOSARMI!!!

firma di Flavia Iarlori
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