Sydney

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novembre
3 giorni
costosa
English style
foto assicurate!

Quando sono tornata a casa dopo il viaggio in Australia ero talmente piena di cose da raccontare, ricordi, foto e meraviglie che ho cominciato a scrivere di getto tutti gli articoli su Adelaide e la Barossa Valley, Kangaroo Island, la Great Ocean Road, per non parlare dell'amore della mia vita: Melbourne e i suoi indimenticabili dintorni, cioe' Brighton e Phillip Island.
Poi mi sono bloccata: era arrivato il momento di parlare di Sydney.
Questo blocco e' durato due mesi: cazzeggiavo, scrivevo articoli su altri posti, studiavo, rimandavo. Eccola, e' lei, la riconosco!! La stessa reazione che mi ha provocato New York!
Ma ora basta, a sei mesi dal mio viaggio mi sembra sia arrivato il momento di affrontare le mie noie. Solo scrivendone ne usciro', sento proprio il bisogno di raccontare i motivi per cui questa citta' mi ha delusa!

Info utili: spostamenti e alloggio

Ma cominciamo da qualche informazione utile su come arrivarci e gli spostamenti, che magari non te ne frega manco niente che a me Sydney non sia piaciuta, e fai pure bene 😆
Abbiamo raggiunto Sydney da Melbourne con un volo interno della Tigerair durato giusto un'ora e mezza.
Una volta usciti dall'aeroporto (domestic arrivals) abbiamo preso il treno che in meno di 15 minuti ci ha portati al nostro appartamento in zona Museum. Il biglietto dall'aeroporto in centro citta' costa 17AUD/8£/10€.
Abbiamo soggiornato all'Oaks Hyde Park Plaza, un monolocale 4 stelle per 3 notti senza colazione, un tot di 638AUD/295£/378€.
Tantino, eh? Era il nostro viaggio di nozze e volevamo qualcosa di bello bello bello e centrale centrale centrale!
La bellezza di questo hotel stava sicuramente nella posizione centrale (la nostra camera affacciava sull'Hyde Park!) e nella piscina sulla terrazza dalla quale si vedevano i tetti dei palazzi intorno! Avrei molto gradito degli ombrelloni, dati i 40°C che picchiavano forte, ma vabbe' 😒 Per il resto non e' un granche', certo la camera era molto spaziosa, ma mi ha dato l'idea di un palazzo un po' datato. Te lo consiglierei? Eeeeehhhh no. Nel senso, non e' malaccio, ma di 4 stelle ne ho visti migliori e per quella cifra...cerca altro! Delusione? Si 😐

Darling Harbour

La prima zona che siamo andati ad esplorare e' Darling Harbour, vecchio porto commerciale e oggi sede di una serie di importanti attrazioni e strutture pubbliche tra cui l'Australian National Maritime Museum, il Sydney Aquarium, Madame Tussauds, un cinema, un casino' e tanto altro.
La fermata della metro piu' vicina e' Convention. Avremmo voluto vedere il Chinese Garden of Friendship ma stava quasi chiudendo e abbiamo rinunciato 😔
Questo porto pullula di turisti ma anche di locals a tutte le ore, essendo circondata da uffici e appartamenti.
Erano piu' o meno le 17 e faceva caldissimo, abbiamo quindi deciso di andare a bere qualcosa di rinfrescante all'Hard Rock Cafe', per prendere anche una maglietta per la mia collezione 😝. La band che occupa la maggior parte dei muri con i suoi cimeli sono ovviamente gli australiani AC/DC!

Il centro

Torniamo poi verso il centro, passando prima per il Queen Victoria Building - uno shopping centre antico e molto elegante - attraversando Hyde Park e arrivando a Martin Place, una lunga strada pedonale definita come il "cuore civico" e centro finanziario della citta'. Qui infatti troviamo grandi banche e corporazioni, ma anche gli studi di Channel Seven: dalle finestre riusciamo a vedere qualcuno che stava conducendo un telegiornale!

Proprio all'inizio di Martin Place, all'ingresso del Sydney Hospital, la nostra curiosita' cade su una statua che ci sembrava di aver gia' visto: un porcellino di bronzo, delle dimensioni piu' che reali, con il muso "lucidato" dalle tante "palpate" ricevute: e' identico al Porcellino di Firenze! Alla sua base c'e' una targa che spiega che la statua e' effettivamente gemella di quella fiorentina: e' stata regalata alla citta' come segno di amicizia tra l'Italia e l'Australia da Clarissa Torrigiani, i quali padre Dr. Thomas Fiaschi e fratello Dr. Piero Fiaschi avevano entrambi lavorato all'ospedale come chirurghi.

In serata siamo andati ad est della citta', in zona Darlinghurst, a bere una sangria al Pizza bar Downtown. Non ho amato particolarmente questa zona... tanti fast food, piccoli shop che vendono alcolici, showgirls in attesa di esibirsi e come se non bastasse ho ritrovato gli scarafaggi che avevo lasciato ad Adelaide 😖
Ma una cosa buona l'ho trovata, talmente buona da farmici tornare due volte: Pizza Boccone. Di solito non mangio mai la pizza fuori Napoli (ok va bene, la mangio a Londra, ma solo in alcune pizzerie fidate!), ma passando davanti ai tavolini all'aperto ho visto le pizze nei piatti che mi hanno stranamente convinto a provare. Ed e' buona! Ma BUONA!!

Royal Botanic Gardens

Il giorno dopo climaticamente e' stato terribile: siamo usciti di casa di mattina e gia' c'erano 30°C, che sono saliti poi a 40 nel pomeriggio 😖
Abbiamo disperatamente cercato ombra nel Royal Botanic Gardens, un grosso giardino botanico risalente al 1800 che occupa gran parte del centro cittadino e confina con diverse baie. Abbiamo provato a restarci il piu' tempo possibile, guardando tutti i tipi di fiori, piante e alberi centenari, ma poi all'improvviso la maestosita' del Sydney Opera House ci ha costretti a riuscire allo scoperto sotto il sole battente 😅

Sydney Opera House

Ed eccoci qui, davanti al Sydney Opera House, patrimonio mondiale UNESCO e simbolo di questa citta'...anzi, probabilmente di tutta l'Australia! Quante volte l'ho visto in fotografia o in tv e mi ha fatto sognare una terra lontana, opposta, selvaggia!
Ci siamo seduti all'ombra di un albero ad ammirarlo: maestoso, fiero, circondato dall'azzurro della baia e dalle forme e linee decisamente innovative.
Di sera poi, con i fari che lo illuminano e colorano, con i bar all'aperto che lo animano, la luna e l'aria fresca diventa ancora piu' affascinante! Ma questo lo avrei scoperto l'indomani.

Ad ovest dell'Opera House troviamo il Sydney Harbour Bridge, secondo simbolo della citta' che unisce il central business district con il North Shore. Gli australiani lo usano in tutti i modi: in auto, a piedi, in bici, con i pattini! E' lungo 500 mt ed alto 134, per raggiungerlo basta utilizzare le scale situate su entrambe le coste. I piu' avventurosi ci si possono anche arrampicare! Ma noi non siamo ne' coraggiosi ne' avevamo voglia di spendere piu' 200AUD per soffrire di vertigini lassu' euheuehuie 😆 Ma insomma, sappi che se vuoi: www.bridgeclimb.com.

The Rocks

Costeggiando il Circular Quay siamo arrivati al The Rocks, la zona ovest dell'harbour. Qui ci sono diversi musei, tra cui quello di arte contemporanea e alcuni ristoranti affacciati sulla baia. Ci siamo fermati ad uno di questi a pranzo, non ricordo il nome ma aveva un menu' fisso a 20AUD che comprendeva un main con contorno ed una bevanda. Abbiamo preso delle fritture di pesce, una focaccia, una birra fresca e ci siamo "consolati"! 😄

Arrivando alla base dell'Harbour Bridge si intravede sulla costa opposta il Luna Park circondato dai grattacieli, con quel faccione posto all'ingresso un po'... inquietante 😕 Seguendo la forma della baia torniamo indietro verso il centro, passando per caso davanti al Lord Nelson Brewery Hotel, uno dei pubs piu' antichi di tutta l'Australia!

A quel punto siamo stremati, il caldo e' incessante e ci costringe a tornare in hotel per buttarci in piscina.
La sera torniamo in zona Kings Cross, capeggiato dall'enorme cartellone pubblicitario della Coca Cola.

Bondi Beach

Il terzo giorno abbiamo capito che non avremmo retto un'altra giornata di passeggiate sotto il sole cocente, quindi siamo andati a Bondi Beach!
Abbiamo preso il bus da Museum, il biglietto di corsa singola costa 3.60AUD/1.90£/2.50€ e ti porta a Bondi in una mezz'ora. Quel giorno il bus era pieno di ragazzi che avevano avuto la stessa nostra idea!
A Bondi Beach ci siamo divertiti tantissimo, siamo tornati letteralmente bambini! Le onde erano alte e fredde, il sole pero' picchiava fortissimo. Ah, ti dico che io sono una di quelle freddolose che per entrare in acqua ci mette tipo mezz'ora! Massimo va e nemmeno il tempo di mettere un dito in acqua che viene investito da un'onda! Dopo un po' viene da me: "Fla' e' bellissimo, devi venire!" "No no aspetta..." "No, vieni, e' divertente!" "Ma io ho i miei tempi!" e giu' di li'. Dopo pochissimo mi sono dovuta alzare per forza se ci tenevo alla mia vita, perche' di ombrelloni neanche a parlarne, quindi l'unica era andare a bagnarsi. Pauraaaaa nonostante stessi sudando dal caldo, l'acqua era fredda fredda fredda! Faccio due passi e sbaaaaaaam, l' ondata malefica mi travolge! Ho tremato di freddo roba tipo due secondi, poi l'euforia ha preso il sopravvento e insieme a gente di tutte le eta' abbiamo cominciato ad urlare, ridere, fare capitomboli, saltare sulle onde, tuffarci...insomma, basta qualche onda per farci ringiovanire di 20 anni! 😁

Quando poi la fame ha cominciato a farsi sentire siamo andati sulla strada che costeggia la spiaggia a farci tentare dalle decine e decine di negozietti alimentari. La scelta era ampia: panini, insalate, pizze, gelati, frullati, macedonie. Abbiamo preso un paio di panini e della frutta e ce li siamo mangiati passeggiando lungo i vari negozi di surf e cianfrusaglie tipiche.
Il sole non dava tregua, di ombra nemmeno a pagamento ed in piu' tirava un vento bollente che sembrava di stare davanti ad un enorme phon 😥 Decidiamo di tornare in citta'. Ci mettiamo pazientemente ad aspettare un bus insieme a decine e decine di persone. Ne passa uno pieno, non si ferma. Ne passa un altro, non si ferma nemmeno questo. Ne passa un terzo, idem! Siamo sfiniti, decidiamo di prendere un taxi che ci salva la vita. UN TAXI, IO!!!! Mai nella mia vita ho preso un taxi!!! Ma quella volta era proprio questione di vita o di morte, piu' passava il tempo e peggio mi sentivo: mancava l'aria, letteralmente.

Il fascino di Sydney by night

Dopo esserci riposati e rinfrescati in camera, abbiamo aspettato che tramontasse e le temperature scendessero per andarci a godere la nostra ultima sera sotto l'Opera House.
Beh, devo dire che di sera fa veramente tutto un'altro effetto, e' stupefacente! 😍
L'East Circular Quay si popola di ragazzi ben vestiti che si divertono nei bar, la brezza fresca ti fa finalmente respirare e le luci serali rendono tutto molto romantico 😍
Prendiamo un paio di birre e ce le beviamo seduti sui muretti sotto l'Opera House, godendoci tutta quella bellezza che ci circonda. E si, questo e' stato il primo momento in cui ho detto: "Pero', questa citta' e' davvero bella!"

Resoconto delle mie noie

Ma facciamo un resoconto delle mie noie:

  • i grattacieli in generale, ma soprattutto quelli affiancati al Royal Botanic Garden mi hanno dato un senso di asfissia simile ai grattacieli che contornano il Central Park di New York: in entrambi i casi mi sembrava che i polmoni verdi facessero fatica a respirare;
  • la gente e' frettolosa come a Londra: tutti che corrono tra gli uffici, i negozi, le strade...ma che correte a fare??? (ok, pure io corro a Londra, ehm ehm 😝);
  • il cartellone pubblicitario gigante della Coca Cola, roba gia' vista a Londra e NY;
  • IL CALDO!!!

Uhm...

Sai cosa?
Scrivendone sto realizzando che forse forse non e' tutta colpa sua: ammetto che quel caldo, la stanchezza e il poco tempo a disposizione hanno giocato a sfavore. Non ho visto tutto quello che avrei dovuto vedere, la maggior parte del tempo l'ho passata boccheggiando sotto gli alberi. 😕

Che dici, gliela do una seconda opportunita'? Cosa ti e' piaciuto di Sydney che mi sono persa?

firma di Flavia Iarlori

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