Viaggiare in Inghilterra ai tempi del Covid-19

  1. Inghilterra
  2. Inghilterra ai tempi del Covid-19
  3. Viaggiare in Inghilterra ai tempi del Covid-19
21 Luglio 2020

In questi mesi di quarantena mi sono chiesta tante volte come sarà viaggiare ai tempi del Covid-19, quando potremo ritornare a muoverci liberamente e come cambierà il nostro concetto di viaggio a seguito del coronavirus.
Appena riaperte le frontiere e appena è stato possibile tornare a spostarsi per solo svago ho prenotato un weekend fuori Londra e ho avuto un primo assaggio di viaggio nella cosiddetta “nuova normalità”.

Viaggiare in Inghilterra ai tempi del Covid-19

Per questa prima scappatella ho scelto York, una graziosa città medievale situata nel centro del Regno Unito. Mi sono spostata da Londra a York in treno, ho prenotato una notte in hotel e ho trascorso il weekend lì, mangiando e visitando i siti d’interesse aperti.

Prima di partire i miei dubbi erano molti: se da una parte le informazioni sul Covid-19 in Inghilterra erano facilmente reperibili, dall'altra mi chiedevo come sarebbero stati, in maniera pratica, i viaggi in Inghilterra con il Coronavirus ancora in circolazione

In questo articolo vi racconto come l’Inghilterra si è organizzata per ri-accogliere i turisti e le regole che ho trovato durante questo mio primo viaggio in terra inglese post lockdown.

Spoiler: ci vuole tanta organizzazione!

Viaggiare in treno

Parole chiave:

  • prenotazione
  • gel disinfettante
  • mascherina

Prima del Coronavirus, a seconda delle compagnie di trasporti, si poteva, in fase di acquisto del biglietto, scegliere il posto a sedere o lasciarlo al caso, oppure salire in carrozza e sedersi dove capitava. Adesso invece bisogna selezionare il posto (gratis) che, nella maggior parte dei casi, sarà distanziato dagli altri passeggeri. Io ho viaggiato con LNER, dove e’ anche temporaneamente sospeso il catering a bordo.

L’obbligo di indossare la mascherina è valido su tutti i mezzi di trasporto e, dal 24 luglio, anche nei negozi e supermercati. Non è richiesto un tipo particolare di mascherina, va bene qualunque genere di protezione a condizione che copra naso e bocca.

Troverete dispenser di gel disinfettante sparsi in diversi punti di qualunque stazione.

Pernottare in hotel

Parole chiave:

  • gel disinfettante
  • temperatura
  • dati personali

Non ho trovato differenze, rispetto al pre-Covid, in fase di prenotazione dell’alloggio.
Una volta arrivati però ci è stato chiesto di usare il gel disinfettante, ci è stata misurata la temperatura e ci hanno fatto compilare un form per conservare i nostri nomi e numeri di telefono.
Questo sistema di “track and trace” aiuta a rintracciare i recenti contatti ravvicinati di tutti coloro che risultano positivi al coronavirus e, se necessario, li avvisa della necessità di autoisolarsi a casa per aiutare a fermare la diffusione del virus.

Una grossa differenza riscontrata riguarda la colazione. L’hotel che abbiamo scelto (Hampton by Hilton) ha deciso di servire la colazione impacchettata: una busta di carta contenente un croissant imbustato, delle mono porzioni di marmellata e miele, tovaglioli, posate e piattino usa e getta, mono porzioni di cereali, yogurt ed un frutto. C’erano poi i normali distributori di succo di frutta, latte, tè e caffè. Abbastanza deludente, sia per la scarsa selezione, sia per l’enorme quantità di spazzatura prodotta ogni mattina.

Ristorazione

Parole chiave:

  • prenotazione
  • dati personali
  • smartphone
  • servizio al tavolo
  • social distancing
  • cashless

Anche per quanto riguarda la ristorazione bisogna agire in tempo e prenotare il tavolo, che ho notato va a ruba specialmente nei ristoranti e pub più gettonati. Se l’attività dispone di un giardino o una zona all’aperto, si consiglia di usare i tavoli fuori.
In ogni caso sia a Londra che a York (ma sicuramente anche in altre città) hanno reso zona pedonale diverse strade del centro per permettere anche alle attività che normalmente non dispongono di una propria area all’aperto, di servire ai tavoli fuori.

Anche qui viene chiesto di lasciare i dati personali per il track and trace, alcune attività li prendono direttamente dalla prenotazione effettuata, altri li chiedono all’arrivo.

La grande novità riguarda l’ordinazione del cibo: se prima nella stragrande maggioranza dei pub si ordinava al bancone, sia cibo che bevande, adesso per evitare assembramenti lo si fa dal tavolo. A seconda del pub/ristorante si puo’ trovare un QR code sul tavolo che mostra il menù sullo smartphone, oppure bisogna scaricare un’app tramite cui consultare il menù, ordinare e anche pagare, o ancora, con metodo più tradizionale, viene un cameriere a prendere l’ordinazione al tavolo. In ogni caso saranno i receptionist a spiegarvi le regole adottate dal ristorante in questione, che potrebbero cambiare da posto a posto.

Pagamento: se già prima il cash non veniva usato quasi più per comodità, ora si richiede esplicitamente il pagamento con carta (contactless per i piccoli importi, pin per i più grandi), sempre dal tavolo.

Per quanto riguarda bar e caffè non c’è una regola generale: alcuni hanno riaperto solo per asporto, altri permettono di sedersi mantenendo il social distancing, alcuni prendono i dati e altri no. Il gel disinfettante però l’ho trovato in tutti i bar.

Visitare musei e siti d'interesse

Parole chiave:

  • prenotazione
  • mascherina
  • dati personali
  • temperatura
  • senso unico

Ancora una volta, per limitare il numero di visitatori, bisogna prenotare l’ingresso ad attrazioni e siti d’interesse. Controllate sul sito dell’Ente del Turismo quali siti sono aperti, perchè non tutti sono stati in grado di riaprire allo stesso momento.

Anche qui, essendo un luogo chiuso, bisogna indossare la mascherina; inoltre vi controlleranno la temperatura all’ingresso e vi chiederanno i dati personali.

I musei, anche quelli interattivi, chiedono di non toccare oggetti; se c’è qualcosa da toccare assolutamente, troverete di fianco un erogatore di gel disinfettante da usare prima e dopo l’attività. Nella maggior parte dei siti di interesse c’è un one way system, ossia un accesso a senso unico, con porte dedicate solo all’ingresso e porte dedicate solo all’uscita.

Regole di igiene generali e dispositivi di protezione individuale

Oltre al nuovo modus operandi per visitare una città, c’è tutta una serie di regole di igiene generali e dispositivi di protezione individuale adottati da tutti gli operatori del settore del turismo e dell’hospitality senza distinzione, come ad esempio:

  • schermi protettivi installati alla reception di hotel e musei e alle casse dei negozi;
  • mascherine e schermi per il viso usati da molti operatori del settore (nei musei, nelle chiese, ma anche nei bar e ristoranti);
  • dispenser di gel disinfettante all’ingresso di ogni posto: in stazione, in hotel, nei musei, per strada, nei bar, nei pub, nei negozi, anche per salire in barca;
  • evitare il contatto: se vi devono dare un oggetto (la chiave per la porta della stanza in hotel, una brochure al museo, la penna per firmare) ve la indicano invece di passarla con le mani;
  • "We're Good to Go": vedrete questo logo verde sulle vetrine di parecchi siti d’interesse. Si tratta del marchio ufficiale del Regno Unito per segnalare che un'azienda turistica o alberghiera ha adottato le misure necessarie per seguire le linee guida COVID-19 del governo e ha messo in atto un processo per mantenere l’igiene e favorire il distanziamento sociale.
    Per info www.goodtogo.visitbritain.com.

Onestamente mi sono sentita molto sicura in tutti i luoghi in cui ho messo piede durante questo weekend.
Ho visto più addetti alle pulizie lavorare durante gli orari di affluenza e non solo a fine giornata come prima; ho trovato poster che raccomandano la distanza, l’uso della mascherina e la pulizia delle mani nei bagni, alle fermate degli autobus, nelle stazioni; ho trovato dispenser di gel disinfettante ovunque, con gli addetti alla reception dei vari siti che si assicuravano che lo usassimo (ad un certo punto mi sono dovuta disinfettare le mani 4 volte in 20 minuti 😆). Ho trovato in generale gli operatori del settore turistico e alberghiero molto attenti e scrupolosi nel seguire le regole igieniche e diciamoci la verità, finalmente i tavoli dei pub non sono più appiccicaticci di birra! 😅

Dal 10 Luglio gli italiani, così come i residenti in altri Paesi d’Europa considerati non a rischio, possono raggiungere l’Inghilterra senza obbligo di quarantena.

Ci sono tanti posti di cui vi posso raccontare, come ad esempio:

Voi che fate, venite a trovarmi o no? 😍


N.B.: queste informazioni sono veritiere ed aggiornate al 21 Luglio 2020, data di pubblicazione dell'articolo, raccolte dalla mia esperienza di viaggio del 18-19 Luglio 2020.

Controllate gli ultimi aggiornamenti su Viaggiare Sicuri e sul sito del Governo britannico prima di prenotare il vostro viaggio.

firma di Flavia Iarlori

Nota:
In giro con Fluppa partecipa a programmi di affiliazione. Ciò vuol dire che, se deciderai di prenotare un tour/alloggio del sito partner tramite il mio link, a me verrà riconosciuta una percentuale sulla vendita. In questo modo mi aiuterai a sostenere e mandare avanti il mio blog, senza alcuna spesa aggiuntiva per te.

In giro con Fluppa non si ritiene direttamente responsabile per eventuali acquisti eseguiti senza leggere le condizioni d’uso del provider di eventuali biglietti e/o prenotazioni online.