Parole chiave:
- prenotazione
- dati personali
- smartphone
- servizio al tavolo
- social distancing
- cashless
Anche per quanto riguarda la ristorazione bisogna agire in tempo e prenotare il tavolo, che ho notato va a ruba specialmente nei ristoranti e pub più gettonati. Se l’attività dispone di un giardino o una zona all’aperto, si consiglia di usare i tavoli fuori.
In ogni caso sia a Londra che a York (ma sicuramente anche in altre città) hanno reso zona pedonale diverse strade del centro per permettere anche alle attività che normalmente non dispongono di una propria area all’aperto, di servire ai tavoli fuori.
Anche qui viene chiesto di lasciare i dati personali per il track and trace, alcune attività li prendono direttamente dalla prenotazione effettuata, altri li chiedono all’arrivo.
La grande novità riguarda l’ordinazione del cibo: se prima nella stragrande maggioranza dei pub si ordinava al bancone, sia cibo che bevande, adesso per evitare assembramenti lo si fa dal tavolo. A seconda del pub/ristorante si puo’ trovare un QR code sul tavolo che mostra il menù sullo smartphone, oppure bisogna scaricare un’app tramite cui consultare il menù, ordinare e anche pagare, o ancora, con metodo più tradizionale, viene un cameriere a prendere l’ordinazione al tavolo. In ogni caso saranno i receptionist a spiegarvi le regole adottate dal ristorante in questione, che potrebbero cambiare da posto a posto.
Pagamento: se già prima il cash non veniva usato quasi più per comodità, ora si richiede esplicitamente il pagamento con carta (contactless per i piccoli importi, pin per i più grandi), sempre dal tavolo.
Per quanto riguarda bar e caffè non c’è una regola generale: alcuni hanno riaperto solo per asporto, altri permettono di sedersi mantenendo il social distancing, alcuni prendono i dati e altri no. Il gel disinfettante però l’ho trovato in tutti i bar.