Cosa vedere in un weekend sull' isola di Jersey

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Settembre 2018
Un weekend
prezzi nella media inglese
pesce fresco, latte burro e gelato

Aggiornamento: Maggio 2020

Lo ammetto senza vergogna, la prima volta che ho sentito nominare l'isola di Jersey ho reagito con un sonoro: "Doooveee???" 😆
Dopo qualche ricerca ho scoperto che si tratta di un'isoletta inglese nel canale della Manica, molto piu' vicina alla Francia che all'Inghilterra, cosi' piccola che si puo' guidare da est ad ovest in soli 40 minuti. Niente tintarella e cocktail spiaggiati pero': l'isola di Jersey ha il clima tipicamente British, castelli, fari e porticcioli colorati. Il mare ad orari particolari si ritira, permettendo lunghe passeggiate sulle spiagge fangose.
Inoltre, pare che l'isola sia abbastanza bicycle-friendly, grazie ai numerosi percorsi dedicati ai ciclisti.
E' bastato davvero poco per convincere me e la mia amica a prendere i biglietti aerei!

Ero fermamente convinta di voler girare tutta l'isola in bicicletta, ma atterrando mi sono resa conto che farlo in un solo weekend con la pretesa di vedere tutto non e' possibile: l'isola e' molto piu' grande di quanto me la ero immaginata e le strade interne, quelle che collegano i vari paesi, non hanno lampioni, quindi dopo il tramonto vengono avvolte dal buio pesto!

Ma andiamo con calma, ora vi racconto il mio viaggetto e cosa vedere in un weekend sull'isola di Jersey.

Havre des Pas

Havre des Pas e' la zona est della capitale St.Helier.
In realta' non avevo in programma di visitarla, ma ci siamo finite perche' eravamo alla ricerca di un noleggio scooter; una volta arrivate, la tipa ci dice che erano tutti prenotati e quindi usciamo a mani vuote, pensando di aver fatto una scarpinata inutilmente.
Pero' ci basta dare un'occhiata alla spiaggia per capire che non e' stata tutta fatica sprecata: quella sabbia cosi' chiara e quell'acqua cosi' pulita sono delle sorprese davvero inaspettate, con quelle ville colorate affacciate sul mare che sanno tanto di San Francisco 😍
Sulla cartina questa zona e' chiamata Havre des Pas swimming pool, il perche' lo capiamo presto: percorrendo il pontile si arriva ad una piattaforma con tanto di docce, spogliatoi, area per prendere il sole, scalinate per scendere al mare. Ingegnosi! 😄

St.Brelade bay

Una volta presa l'auto (ve ne parlo in fondo al post) ci dirigiamo sulla costa sud-ovest dell'isola, per visitare la baia di St.Brelade.
Anche qui una spiaggia lunga, larga e pulita, i cui segni dell'alta e bassa marea si possono vedere chiaramente sui grandi spazi di sabbia bagnata prima di arrivare a riva. Il bel lungomare fiorito e i bagnini con le tavole da surf sulla spiaggia ci fanno sembrare di nuovo essere finite in California 😄

A "chiudere" la baia ad ovest troviamo la La Chapelle es Pecheurs, o Fishermen Chapel, una piccola cappella adagiata su una collinetta e affacciata sul mare. Risalente ai primi secoli del cristianesimo, quando era normale per una comunita', o una ricca famiglia locale, finanziare una cappella, dove un sacerdote veniva pagato per pregare e tenere a bada il diavolo. Il nome della cappella non ha origini chiare: si pensava derivasse dalle corporazioni di pescatori dell'isola, ma e' anche possibile che i "pecheurs" (pescatori in francese) siano un'alterazione di "péchés" (peccatori).

Grosnez Point

Risaliamo in auto e ci dirigiamo a nord dell'isola, all'estrema punta ovest, per ammirare Grosnez point e i resti del castello.
La costa settentrionale di Jersey si presenta ventosa e frastagliata, con alte scogliere a picco sul mare lungo le quali alcune razze di uccelli nidificano: sembra che tra Aprile e Luglio si possano vedere anche le pulcinelle di mare! (Fonte: Jerseybirds.co.uk)

Il castello venne costruito intorno al 1330, all'incirca nel periodo in cui iniziò la Guerra dei Cent'Anni, con lo scopo di fornire agli agricoltori locali un luogo per rifugiarsi dagli attacchi francesi.

Quello che oggi rimane del Grosnez Castle e' la porta d'ingresso ed alcune mura. Inoltre, ci sono delle scale che portano dalla parte posteriore del castello a una piccola stazione di segnalazione automatica, costruita nel 1806 per inviare segnali navali alla vicina isola di Guernsey; la piattaforma della stazione offre splendide viste panoramiche.

St. Ouens bay

L'ora di pranzo e' arrivata e anzi, anche passata da un pezzo, decidiamo quindi di andare a mangiare sulla spiaggia ma rimanendo nella zona di St.Ouens.
Scendiamo un po' piu' a sud e ci fermiamo sulla vastissima spiaggia di St.Ouens bay, molto frequentata dai surfisti che godono del suo vento e delle sue onde. La giornata e' splendida, il sole batte ma la brezza marina non fa avvertire il bruciore sulla pelle! Ci sediamo ai tavolini all'aperto del Watersplash, un pub con affaccio sul mare, ci prendiamo un fish&chips con una pinta fredda e ci godiamo il sole e l'odore del mare a piu' non posso! L'atmosfera e' di totale relax, gli aquiloni volano, i surfisti risalgono dal mare e io non vorrei alzarmi mai piu'! Facciamo una passeggiata sulla spiaggia fino ad arrivare a riva, la marea e' talmente bassa che il mare si e' ritirato di decine e decine di metri!

Il faro di La Corbière

Rimaniamo in spiaggia fino quasi alle 18, per poi dirigerci a La Corbière, uno dei posti piu' belli dell'isola per vedere il tramonto.

Le rocce e l'estrema variazione di marea intorno a questo tratto di costa sono spesso state insidiose per la navigazione, infatti La Corbière e' stata teatro di numerosi naufragi.
Sul promontorio che sovrasta il faro c'e' un monumento scolpito da Derek Tristram ed eretto nell'aprile del 1997, che commemora un salvataggio che ha avuto luogo nel 1995 di un catamarano francese che urto' contro uno scoglio durante una giornata particolarmente ventosa e di bassa marea. Il monumento rappresenta due mani forti che si tengono, simbolo dell'aiuto che tutti i 307 sopravvissuti ricevettero quel giorno.

Situato sulla costa sud occidentale di Jersey, il faro di La Corbière, che significa "luogo di ritrovo dei corvi", e' uno degli edifici più fotografati di Jersey. Completato nel 1873, il faro fu il primo nelle isole britanniche ad essere realizzato in cemento piuttosto che in pietra tradizionale. Si trova a 41 mt sul livello del mare e la sua luce puo' essere vista da oltre 28 km di distanza: in una giornata limpida e' uno dei primi punti di riferimento a essere avvistato da chiunque viaggi sul traghetto dalla vicina isola di Guernsey!

Il faro si trova su una roccia collegata a riva, durante la bassa marea, da una strada rialzata. Nonostante un allarme avvisi i visitatori di tornare a riva all'aumentare della marea, negli anni ci sono state delle vittime. Una lapide vicino la strada rialzata commemora Peter Edwin Larbalestier, assistente guardiano del faro, che annego' nel 1946 cercando di salvare un visitatore rimasto bloccato dalla marea in arrivo.

Ci sediamo su un roccia sul promontorio rivolte verso il faro, guardando il sole calare nel mare e scattando decine di fotografie. Il silenzio e la solitudine impreziosiscono il momento, rendendolo dolce e incontaminato 😍

Mont Orgueil

La mattina seguente puntiamo la sveglia alle 6, in un battibaleno ci vestiamo e corriamo sulla costa: il sole sta sorgendo dietro il castello sul Mount Orgueil, in localita' Gorey.
La marea e' bassa, il mare lontano, le barche sono incastrate nella sabbia ancora bagnata: quelle tracce di acqua sulla spiaggia riflettono i colori del cielo, regalando al paesaggio sfumature rosa, oro e arancio 😍 Sono sbalordita, questa e' in assoluto una delle albe piu' belle che abbia visto fino ad oggi! 😍

Gorey

Il tutto sara' durato al massimo una mezz'oretta, dunque torniamo a casa per fare colazione in tranquillita' e prepararci per la giornata.

Decidiamo di tornare a Gorey per vederla anche di giorno. Realizzo di esser stata super fortunata quella mattina quando, tornando sulla stessa spiaggia, mi rendo conto che una fitta coltre di nuvole spegne tutti i colori del porto, dalle case al mare...sembra un posto completamente diverso rispetto a due ore prima!
Facciamo una passeggiata lungo il porticciolo e poi ci arrampichiamo sulla collina del castello, diamo un'occhiata alle mura esterne, scattiamo qualche fotografia al paesaggio.

Il castello di Gorey, come e' popolarmente conosciuto, fu costruito nel XIII sec. come principale difesa dell'isola contro i francesi, la cui costa era a soli 22 km di distanza. La scelta del Mont Orgueil come sede e' stata strategica: il mare e le scogliere lo proteggevano su tre lati.

Il castello apre alle 10, vorremmo saperne di piu' ma per mancanza di tempo decidiamo di rinunciare alla visita per andare a scoprire altre zone dell'isola!

Rozel bay

Ci dirigiamo quindi verso Rozel bay, una baia a nord est di Jersey. Troviamo un porticciolo con tutte le caratteristiche che mi aspettavo di trovare su quest'isola: case in pietra, barchette, piccole baie abbracciate da colline lussureggianti, spiagge ciottolose e chioschetti che vendono hamburger 😊

St.Aubin

A St.Aubin sono passata tre volte prima di riuscire a fermarmi per visitarla. La prima volta stavo guidando verso Grosnez Point, me la son trovata li', bella e colorata che si rispecchiava nell'acqua, e mi son promessa di ritornarci. Dopo qualche ora, poco dopo il tramonto, ci sono ripassata con l'intenzione di cenare, ma era talmente piena che non ho trovato il parcheggio. Il giorno dopo quindi, prima di restituire l'auto, ho fatto un ultimo tentativo andato a buon fine!

La marea questa volta e' a meta', nel senso che non e' talmente bassa da lasciare le barche asciutte, ma abbastanza da scoprire un gran bel pezzo di spiaggia.
Le nuvole cominciano a diradarsi, scegliamo un bel pub per pranzare con vista mare. E' domenica, ci vogliamo trattare bene: cozze, granchio e vino bianco! Il pub/ristorante si chiama The Tenby, ve ne parlo in fondo al post 😉
Possiamo stare poco purtroppo, dobbiamo restituire l'auto a St.Helier ed incamminarci verso l'aeroporto.

Piu' tardi ho rosicato da matti, passando con l'autobus diretto in aeroporto ho visto St.Aubin con la bassa marea e ho realizzato che si poteva camminare sulla spiaggia fino all'isola di fronte con il castello! Aaaargh!!! 😩

St.Helier

Ci lasciamo St.Helier, la capitale di Jersey, per ultima, esplorata in una sonnecchiante e assolata domenica pomeriggio.

Restituiamo l'auto al noleggio e spendiamo le ultime due ore vagando senza meta tra le stradine di St.Helier, guardando le vetrine dei negozi colorati su King Street, le barche che giacciono placide nel porto, i commercianti che pian piano puliscono e si preparano alla chiusura anticipata della domenica.

Arriviamo nella Royal Square, teatro della famosa battaglia di Jersey il 6 gennaio 1781, l'ultimo tentativo delle truppe francesi di conquistare l'isola: quel giorno le truppe britanniche combatterono proprio qui una battaglia breve e feroce contro i francesi, dalla quale uscirono vittoriose ma con il loro maggiore Pierson ferito a morte. Sulle pareti del Pub Pierson, nella piazza, sono ancora visibili i fori dei proiettili.

A causa dei vari tira e molla tra UK e Francia, Jersey ha un mix di cultura Inglese e Francese: tutte le strade hanno nomi Francesi e, in alcuni posti, bilingue; gli abitanti parlano Inglese ma i vecchi documenti sono scritti in Francese (il nostro host ci ha detto che se vuoi essere un avvocato a Jersey devi necessariamente aver studiato in Francia!).
Abbiamo anche notato, e sempre i nostri host ci hanno confermato, che Jersey e' un'isola per famiglie con bambini, anziani o per le vacanze: l'assenza di Universita' costringe i ragazzi a partire per l'Inghilterra o la Francia per poi tornare dopo qualche anno, per lavorare e mettere su famiglia.

Ci sediamo in Liberation Square, mangiando un ottimo gelato e godendoci il sole finche' non arriva l'autobus che ci porta in aeroporto.

Informazioni pratiche

Che dite, vi e' paciuta Jersey? Vi ho convinto? Allora ecco un po' di informazioni pratiche sull'isola!

Come arrivare sull'isola di Jersey

Arrivare sull'isola di Jersey dall'Italia non e' immediato perche' non ci sono voli diretti, come per nessuna isola del Canale della Manica.

Si deve comunque arrivare in Regno Unito e prendere un volo da qui.
Ci sono voli da Londra, Birmingham, Belfast, Edimburgo, Bristol, Dublino, Glasgow, Liverpool, Manchester e altre citta'.

Io e la mia amica siamo partite rispettivamente da London Gatwick e da London Luton e abbiamo impiegato entrambe 40 minuti, velocissimo!

Come muoversi sull'isola di Jersey

All'aeroporto di Jersey potete prendere il bus n.15 della compagnia LibertyBus che in 30 minuti vi porta nella capitale : il biglietto a tratta costa £2 se pagato a bordo con carta contactless, £2.20 se pagato in contanti.

Liberation bus Station, a St.Helier, e' il principale snodo di tutte le linee di autobus dell'isola, quasi una trentina. Sul sito di Liberty Bus troverete tutti gli orari e i dettagli delle linee. L'unica pecca di questa compagnia di autobus sono gli orari: alcune linee, specialmente durante il weekend, smettono di circolare molto presto, rendendo difficili gli spostamenti nelle varie zone di Jersey.

Nonostante l'isola sia coperta anche da un'ampia rete di piste ciclabili (con alcune pendenze da non sottovalutare), la scelta dell' auto rimane la migliore, specialmente se si ha a disposizione solo un weekend e si vuole esplorare il piu' possibile. Le strade sono curate e ampie, non ho avuto nessun problema nel guidare a qualunque ora e in qualunque angolo dell'isola.

Controllate qui i prezzi del noleggio auto sull'isola di Jersey.

Dove dormire a Jersey

Airbnb ci e' venuto in soccorso permettendoci di stare in un bellissimo cottage, a casa di una famiglia comprendente mamma, papa', tre maschietti ed un cane festoso nel bel mezzo del nulla vicino Gorey, ad est dell'isola. Siamo arrivate li' verso le ore 22, appena scese dall'autobus abbiamo trovato i nostri host che ci erano venuti a prendere con le torce talmente era buio! E ragazzi, un cielo stellato incredibile!
La scelta di alloggiare ad est dell'isola e' stata decisiva poiche' ci ha dato la possibilita' di raggiungere la costa in 4 minuti per fotografare l'alba 😍 E poi si trova a 10 minuti di auto dalla capitale, quindi pollice in su!

La valuta di Jersey

La valuta dell'isola e' il Jersey Pound, che ha lo stesso valore della sterlina britannica.
Si paga tutto tranquillamente con carta, dai ristoranti ai bar agli autobus. Un giorno sono andata a prendere un espresso e ho pagato appositamente in contanti per avere la banconota da £1 di resto perche' la volevo conservare, altrimenti non ho mai tirato fuori i contanti per l'intero weekend!
Per quanto riguarda i contanti, l'isola accetta il British Pound ma il Regno Unito, al contrario, non accetta il Jersey Pound, quindi e' consigliabile spenderli tutti prima di tornare in UK.
Tornando alla banconota da £1, guardate che carina! Ha l'immancabile Regina a destra e la mucca, mascotte dell'isola, in controluce a sinistra 😆

Cosa mangiare a Jersey

Prima di visitare l'isola non avevo mai sentito parlare delle mucche di Jersey.
Oltre ad essere una delle più amichevoli, questa razza e' famosa per il suo latte ricco e cremoso di alta qualita', naturalmente ricco di grasso, che viene utilizzato per produrre un'ottima gamma di prodotti caseari, dal burro, al gelato, allo yogurt, alla panna, al formaggio.
Vi suggerisco quindi, se non siete vegani o intolleranti al lattosio, di provare qualunque tipo di prodotto caseario. Io sono purtroppo intollerante al lattosio (appunto), quindi ho potuto solo assaggiare qualcosina: qualche goccia di latte nel tea, un velo di burro sul pane, un pochino di crema sullo scone, qualche biscotto al burro, ma tanto mi e' bastato per notare la differenza tra il latte di mucca di Jersey e quello delle altre mucche!

Per quanto riguarda colazioni, pranzi e cene:

  • Cafe' des Pas ad Havre des Pas, un microscopico bar sulla spiaggia con 5 tavolini fuori in cui abbiamo fatto colazione: la mia amica ha preso caffelatte + breakfast muffin con avocado, uova e bacon: £10.50; io invece frullato di frutti rossi e scone con crema e marmellata: £7

  • Watersplash a St.Ouens bay, un pub con tavoli all'aperto e vista sulla spiaggia dei surfisti, una porzione di fish&chips con birra :£13

  • The Tenby, meta' ristorante e meta' pub affacciato sulla baia di St.Aubin, abbiamo preso entrambe una porzione di cozze e un sandwich di granchio con bicchiere di vino: £22 a testa

  • Non abbiamo purtroppo potuto mangiare al Le moulin de Lecq, (siamo arrivate quando la cucina era chiusa) uno dei country pubs piu' pittoreschi di Jersey. Mi sono accontentata di fare qualche foto con la promessa di tornare un giorno.

Considerazioni finali

Jersey e' una meta perfetta per una fuga di un weekend da Londra: il venerdi' si esce dall'ufficio, si va in aeroporto ed in 40 minuti di volo si e' gia' sull'isola, giusto in tempo per una cenetta a base di pesce o un buon bicchiere di vino vista mare 😍

In alcune zone sembra di essere in California, tra le ville colorate e i bagnini con i surf sulla spiaggia, in altre sembra di essere nelle Cotswolds, con quegli splendidi cottage in campagna. Durante la bassa marea l'isola quasi raddoppia la sua grandezza, le sue spiagge diventano piu' larghe, sabbiose e spettacolari con i riflessi del sole all'alba e al tramonto.

Camminare sulla spiaggia, respirare la brezza marina, godere di quel sole, quel cielo e quel mare, tornare bambina arrampicandomi sulle balle di fieno, avere l'imbarazzo della scelta tra le scogliere ventose del nord e le spiagge sabbiose del sud, gustare del buon pesce fresco e rilassarsi con una bella pinta osservando i surfisti che giocano con le onde.
Era proprio quello che ci voleva ❤

firma di Flavia Iarlori

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