Abbiamo detto che la maggior parte dei teschi sono anonimi, ma ce ne sono anche alcuni diventati famosi e sui quali si narrano misteriose leggende.
Uno di questi appartiene a donna Concetta, conosciuta come "a capa che suda". Il cranio di donna Concetta è posto in una teca di vetro in una cavità sulla sinistra del cimitero e, a differenza degli altri, raccoglie meglio l'umidità: per questo sembra sudare, secondo i fedeli a causa delle fatiche e sofferenze a cui è sottoposta nell'aldilà.
Poco dopo, in un'altra cavità scarsamente illuminata sempre a sinistra, si innalza l'inquietante statua decapitata del Monacone San Vincenzo Ferreri, vestito con il tipico abito domenicano bianco e nero.
Per vedere il Monacone dovrete davvero impegnarvi, perché la vostra attenzione sarà sicuramente catturata dal Tribunale, l'antro illuminato di luce naturale con tre altissime croci. Secondo quanto si racconta da almeno un secolo, presso il Tribunale si riunivano i vertici della camorra antica per emettere le condanne a morte, eseguire giuramenti di sangue e altri riti di affiliazione.
Alla destra delle tre croci troverete un altro teschio ricoperto di fiori, rosari, monetine e candele: è quello del Capitano, sul quale si raccontano due versioni della stessa leggenda. Senza entrare troppo nei dettagli delle due versioni, pare che un giovane sposo avesse suscitato l'ira dell'anima del Capitano prendendosi gioco di lui, dicedogli di non aver paura di un morto ed invitandolo ironicamente al suo matrimonio. Fatto sta che il Capitano al matrimonio ci andò davvero, travestito da un personaggio scuro, silenzioso e severo, e rivelando la sua vera identità fece morire di paura la giovane coppia di sposi.
Scusate se mi sono dilungata, ma queste leggende sono così affascinanti! 😍
ATTENZIONE: a causa di lavori di adeguamento, il Cimitero delle Fontanelle è attualmente chiuso (Novembre 2024).